REGIONE: PUGLIA

PROVINCIA: FOGGIA

LOCALITA’: CASTELFIORENTINO

44 Km. da Foggia

COORDINATE: 41.60636 - 15.26404

 

DA VEDERE:

 RUDERI DELLA DOMUS DOVE MORI FEDERICO II DI SVEVIA detto

STUPOR MUNDI 

 

 

 

Chiamata anche Torre Fiorentina ubicata su uno sperone di forma allungata a circa 10 km. a Sud di Torremaggiore, fu edificata, come le altre città bizantine della Capitanata, su una pianta ortogonale, con una grande via longitudinale. In questo sito Federico II, ne costrui un’altra  delle sue tante  domus.

 Nel 1250, nel corso della lotta contro il papa e i comuni settentrionali, gli eserciti dell'imperatore cominciarono a prevalere. Federico restò in Basilicata (luogo di residenza estiva) fino a ottobre. All'inizio di dicembre, mentre era nella sua domus invernale di Foggia, decise di andare a caccia, ma fu colpito dalla febbre e dovette fermarsi a Castelfiorentino, nella domus che avrebbe dunque visitato per la prima volta. L'imperatore morì a Castelfiorentino il giorno della festa di S. Lucia, 13 dicembre 1250.

C E C I T  S O L   M U N D I   

ovvero

 

(SI E’ SPENTO IL SOLE DEL MONDO)

A proposito del luogo della morte dell'imperatore, nacque una leggenda che forse aveva un fondamento veridico. Ne parlò per la prima volta, sembra, lo storico Saba Malaspina, che scrisse il suo racconto alla fine del XIII sec. (morì nel 1297 o nel 1298). Secondo questa storia, gli astrologi annunciarono all'imperatore che egli sarebbe dovuto 'appassire' sub flore; Federico, desiderando nientemeno che l'immortalità, avrebbe allora sistematicamente evitato Florentia (Firenze) e Florentinum (Ferentino). Ma cadde in una trappola imprevista e così morì realmente sub flore, a Castelfiorentino appunto. Un poco più complesso è il racconto della Cronaca di fra Francesco Pipino, della prima metà del Trecento. In questo caso l'imperatore avrebbe saputo dagli astrologi che sarebbe dovuto morire ad Portas ferreas, in una città il cui nome derivava da flos. Ammalatosi, fu portato infatti a Castelfiorentino e posto su un letto che confinava con la parete di una torre, nella quale era nascosta una porta con elementi di ferro. È probabile che la fama circoscritta della cittadina dove morì, nonché il suo nome, abbiano favorito le leggende sorte intorno alla morte improvvisa dell'imperatore. Il suo corpo fu trasportato nella cattedrale di Palermo, le sue viscere a Foggia.

Il degrado di Fiorentino iniziò già nel XIII secolo: nel 1255 le truppe del Papa Alessandro IV attaccarono Fiorentino, rimasta fedele agli Svevi, distruggendola; poi gli Angioini, dopo averla parzialmente ricostruita, la usarono solo per scopi militari. Nel 1300, iniziò la spoliazione del sito fino alla totale rovina. Tra gli elementi asportati vi è la gran lastra di marmo, usata come piano dell’altare maggiore nella Cattedrale di Lucera, che si dice fosse la mensa di Federico.