REGIONE: PUGLIA
PROVINCIA: BARI
LOCALITA’: POGGIORSINI
99 Km. da Foggia
COORDINATE: 40.964217 - 16.250782
DA VEDERE:
ROCCA DEL GARAGNONE
(IL CASTELLO INVISIBILE)
Rocca del Garagnone,
Una Rocca che difendeva la via fra Castel del Monte e Gravina, fra i castelli imperiali di Puglia e Basilicata”, la Rocca del Garagnone, monumento costruito nell’alta Murgia tra l’epoca normanna e sveva, attualmente nel territorio di Poggiorsini.
Visitandolo , ci si immerge immediatamente in un silenzio quasi mistico, in una natura ambigua, dove alla terra brulla dell’Alta Murgia si contrappongono le pianure e i corsi d’acqua diretti verso l’Adriatico. Uno scenario che ricorda i panorami rupestri della Cornovaglia, ora disseminata dalle rovine del leggendario Regno di Artù.
Si ritiene che l’origine del nome Garagnone sia legata a Roberto Guaragna, uno dei cavalieri normanni giunti in Italia nel 1048, o a Rogerius Varannoni, normanno che nel secolo XII divenne signore di un casale terlizzese successivamente venduto al dominatore di Andria e infine ceduto all’ordine monastico cavalleresco dei Gerosolomitani di Barletta.
Sulla base di documenti storici, si è potuta fare una ricostruzione immaginaria del vecchio castello, oggi Rocca del Garagnone, considerandolo originariamente come un edificio a due piani, con un ingresso coperto, due stanze ad uso di stalla e un altro ambiente dove si teneva la paglia al primo piano, un cortile scoperto con magazzino, una cappella con al di sopra una stanzetta, e un’altra stanza usata come magazzino. E ancora sei stanze, di cui quattro ad uso abitativo, un ambiente con il centimolo e un altro con il forno. Una struttura dunque molto grande, di cui molte cronache parlano come il centro di un’area molto ricca, tra i traffici dell’entroterra e della costa pugliese.
Nonostante il terremoto del 1731, il castello continua a vivere arrampicato alle pietre della sua altura, mimetizzandosi nell’aridità del suo habitat. A distanza di secoli, la Rocca invisibile del Garagnone sembra non aver mai perso la sua identità: osserva da altezze più comode la storia che cambia, strade su strade, rovine su rovine. Mentre a poche miglia il mondo si trasforma, qui ai suoi piedi il tempo sembra essersi fermato. Il vuoto e i silenzi di una Puglia quasi desertica sono colmati dai suoni e dalle voci di guerrieri e contadini, sovrani e vassalli. Un luogo magico, dove la storia dell’umanità resta incastrata tra le rocce di un’antica fortezza.